BUIA (UD). Il ciclismo tra le strade del Friuli: un rischio costante per la sicurezza dei ciclisti. Il ciclismo è uno sport che richiede passione, determinazione e coraggio. Ma spesso, soprattutto nelle strade del Friuli, la passione dei ciclisti si scontra con l’inciviltà di alcuni automobilisti, mettendo a rischio la loro incolumità. Alessandro De Marchi, il 36enne professionista della formazione australiana Jayco, ha recentemente denunciato uno dei tanti episodi di pericolo che i ciclisti devono affrontare ogni giorno.
Il rischio quotidiano per i ciclisti
In uno dei suoi ultimi allenamenti sulle strade di casa, De Marchi ha rischiato di finire all’ospedale a causa dell’ennesimo automobilista incauto. Il ciclista, da sempre in prima linea sul fronte della sicurezza stradale e impegnato nella lotta contro l’inciviltà degli automobilisti, ha deciso di non tacere ma di denunciare pubblicamente l’accaduto sui social.
La denuncia di Alessandro De Marchi
Nel suo audio su Instagram, De Marchi ha raccontato l’episodio che ha vissuto durante il suo allenamento nella zona di Buja. L’automobilista in questione ha deciso di superare il ciclista in un tratto di strada stretto, con linee continue ben definite e traffico intenso. Nonostante la situazione, l’automobilista ha deciso di sorpassare comunque, mettendo a rischio la vita di De Marchi. Solo per pochi secondi, il ciclista è riuscito a evitare l’impatto, ma il pericolo è stato reale e concreto.
La richiesta di aiuto
Dopo l’episodio, De Marchi ha chiesto aiuto ai suoi follower per identificare l’automobilista responsabile. La sua auto, un monovolume nero tipo Volkswagen Touran o Ford C-Max, presenta un lunotto posteriore rotto e completamente scotchato. De Marchi ha chiesto a chiunque incroci questa macchina di fare una foto alla targa e di mandargliela. Il ciclista vuole guardare in faccia l’automobilista e chiedergli se si è reso conto di quello che ha rischiato di fare.
La lotta per la sicurezza stradale
L’episodio vissuto da De Marchi non è un caso isolato, ma rappresenta purtroppo il quotidiano dei ciclisti che ogni giorno si trovano a dover affrontare l’inciviltà degli automobilisti. In Italia, infatti, continua la triste conta dei ciclisti morti sulle strade. Secondo le statistiche, il tassametro segna uno al giorno da anni.
La denuncia di De Marchi, che ha sempre anteposto i valori prima del talento e della caparbietà tutta friulana, è un segnale importante per la lotta alla sicurezza stradale. La passione per il ciclismo non dovrebbe mettere a rischio la vita dei ciclisti, che hanno il diritto di allenarsi e di godersi le strade in sicurezza. La denuncia di De Marchi, quindi, deve essere un punto di partenza per una maggiore attenzione e rispetto verso i ciclisti sulle strade italiane.