TRIESTE – Seconda giornata domani, mercoledì 22 febbraio, per il Festival Tartini 330+1, un cartellone di eventi organizzato dal Centro di documentazione e studi tartiniani ‘Bruno e Michèle Polli’, emanazione del Conservatorio Tartini per lo studio e la divulgazione dell’opera del genio piranese del violino, con il contributo speciale del MUR, Ministero dell’Università e della Ricerca, atto conclusivo della attività promosse fra il 2022 e il 2023 in omaggio a Giuseppe Tartini. Domani l’appuntamento è alle 16 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12), per la presentazione in anteprima assoluta dei tre volumi Giuseppe Tartini and the Musical Culture of Enlightenment pubblicati da Peter Lang Editore: li hanno curati l’Università di Padova, l’Università di Lubiana e il Centro di documentazione e studi tartiniani ‘Bruno e Michèle Polli’ e saranno presentati da Sergio Durante (Università di Padova), Gabriele Taschetti (Università di Padova) , Nejc Sukljan (Università di Lubiana), Federico Gon (Conservatorio di Trieste) Paolo Da Col (Conservatorio di Venezia) e dalla ricercatrice ed esperta Margherita Canale. Un’ulteriore iniziativa editoriale sarà illustrata per l’occasione: la pubblicazione dell’edizione critica degli opera omnia di Giuseppe Tartini, prodotta dalla casa editrice Bärenreiter. L’ambizioso progetto editoriale prevede la pubblicazione di 25 volumi: con il curatore Sergio Durante interverrà il musicologo Matteo Cossu (Università di Padova) che ha curato il primo dei volumi. Le relazioni del convegno prevedono domani, dalle 18, gli interventi di Juan Mariano Porta (Università di Padova), Margherita Canale, ricercatrice ed esperta tartiniana e Manuel Staropoli (Conservatorio di Trieste), coordinati da Agnese Pavanello (Musik-Akademie Basel / FHNW).
IL CONCERTO DI MERCOLEDI’ 22 FEBBRAIO, APERTO ALLA CITTÀ.
Anche il concerto di domani è gratuitamente aperto al pubblico, previa prenotazione al tel. 040.6724911 oppure su infoline conts.it Il secondo concerto della Trilogia proposta nell’ambito del progetto Tartini 330+1, mercoledì 22 febbraio alle 20.30 nella Sala Tartini (via Ghega 12) propone una appassionata indagine sull’eredità tartiniana: in scena l’Ensemble Aurora con Enrico Gatti violino I, Pietro Battistoni violino II, Cristiano Delpriori viola, Cristina Vidoni violoncello. Musiche di Giuseppe Tartini (Sonata a quattro n° 1 in sol maggiore), Raffaele Sirmen (Quartetto n° 1 in mi bemolle maggiore), Maddalena Lombardini Sirmen (Sonata in do minore op. 1, n. 8) e Pietro Nardini (Quartetto n° 4 in fa maggiore). Ispirandosi ad Eos, la “dea dalle rosee dita”, Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l’Ensemble “Aurora” insieme ad altri artisti appassionati dallo studio e dall’interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800. Ciascuno dei musicisti dell’ensemble ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell’Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Conservatorio di Amsterdam, il Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi. L’Ensemble Aurora ha basato la ricerca della propria emissione sonora sulla caratteristica più costante dell’estetica sei-settecentesca: l’imitazione della natura, e quindi della voce umana, con le sue dinamiche, pronunce ed articolazioni.